lunedì 27 marzo 2017

LA COLPA DEL GRECO




Scrivere un giallo non è facile, scrivere un giallo che si snoda su un doppio binario temporale (anno 50 a.C. e 1995) è una vera e propria impresa. Per la tranquillità di chi legge vi dico subito chi è l’assassino così stiamo tutti più tranquilli. L’assassino ovviamente come in ogni giallo che si rispetti è il maggiordomo. Tranquilli qui non c’è nessuna maggiordomo. C’è invece l’umorismo di Pasquale De Luca e la magistrale stesura di un testo che altrimenti sarebbe stato molto difficile da gestire. Bello bello! Leggo gialli da quando ero ragazzo, autori come Maigret sono stati il mio pasto giornaliero, negli anni trascorsi a Firenze, grazie ad alcuni amici francesi sono stato tra pochi fortunati a poter leggere Léo Malet in lingua originale adesso a distanza di tanti anni ho letto altri suoi libri tradotti in italiano. Ma come dice Carlo A. Martigli in un suo post : “Leggete autori italiani”. Come dargli torto, se non gli avessi dato retta non avrei conosciuto l’avvocato Lucio Cotta Personaggio principale del libro di Pasquale De Luca. E’ un giallo che mi ha affascinato già dalle prime pagine, e via via che la storia va avanti tra misteri e colpi di scena mi ha tenuto letteralmente incollato alle pagine. De Luca dimostra qui il suo amore e la sua profonda conoscenza del mondo classico. Devo ricordarmi di rileggere il “de rerum natura” di Lucrezio. Un giallo intricato e avvincente dove nulla è ciò che sembra nemmeno il colpevole Zenone Ninolakis condannato all’ergastolo. Capirete anche la sottile differenza tra perfetto colpevole e colpevole perfetto. Pasquale De Luca è un fine narratore e dimostra di saperla lunga su un giallo cosi intricato e trattato da un advocatus ancora più in gamba. Forse perché lui è davvero un avvocato, un penalista e in quanto ad indagare sul caso ha dimostrato la sua bravura.

“La colpa del Greco” - Pasquale De Luca - Milena edizioni.

Dello stesso autore: “Probatio diabolica” – Milena edizioni

domenica 12 marzo 2017

Christian Frascella “Qualcosa di incredibile” – Salani


Qualcuno di voi sa cos’è un intervento di Appendicite retrocecale cronica in ascesso, cavoli io lo so e dopo un intervento del genere il morale è sotto i tacchi, ma questo non centra nulla con il libro di Christian Frascella “Qualcosa di incredibile”. Auguri Christian guarisci presto.
Era una di quelle serate di insofferenza e noia e mi aggiravo tra gli scaffali della mia libreria di fiducia. Volevo qualcosa da leggere ma non sapevo cosa di preciso, le copertine non mi attiravano più di tanto i giudizi di quarta di copertina nemmeno, insomma stavo per uscire senza comprare nulla quando mi cade l’occhio – si dice cosi? – su di un libro che ha un titolo stimolante, la copertina mi piace c’è un cane e un ragazzo che guardano un campo di grano. Lo osservo e la mia mano fa per prenderlo ma si ferma. Poi penso di nuovo: “Come si chiama questo romanzo?”… “la cosa più incredibile” sorrido e penso: Christian Frascella allora stasera mi devi sorprendere, mi devi stupire, stasera è una di quelle sere in cui non mi sta bene niente figurarsi. Stasera una bella tisana, no stasera ho bisogno di un bel piatto di spaghetti pomodoro e basilico e se il mio cane e i miei gatti non romperanno le scatole allora vedremo se è davvero “la cosa più incredibile”.
Un ragazzo dodicenne di nome Ivan inizia a raccontare, nello svolgere un tema per la prof di italiano, la cosa più incredibile che gli sia successa. Non si limita a svolgere semplicemente il tema ma parla di tutta la sua vita e di come si interfaccia col mondo degli adulti, in particolare con i suoi genitori, come non riesce a trovarsi a suo agio in quel mondo, una storia semplice e narrata in prima persona dove improvvisamente la magia fa cambiare totalmente tutto. I suoi genitori spariscono e fanno la loro apparizione un nano e un signore bianco. La storia è emozionante e coinvolgente e io ieri sera ho letto fino alle quattro e trenta di notte pur di finire il libro. Mi è piaciuto molto il modo di parlare di Ivan, mi ricorda moltissimo “Il giovane Holden” di J. Salinger, mi è piaciuto molto anche il fatto che tutta la storia sia scaturita da un ragazzo che vive in un palazzo della periferia di Torino. Ivan che parla come un ragazzo di dodici anni e anche questo mi piace, il personaggio è credibile, credibilissimo, impastato con una cerchia di amici e una famiglia ingombrante e pesante. Una vita normale che si sviluppa e si intreccia con la magia. A questo punto anche se ho letto un libro per ragazzi la curiosità è diventata bisogno. Bisogno di leggere altro. Christian Frascella accidenti!
Dello stesso autore: “Mia sorella è una foca monaca” – Fazi Editore
“Sette piccoli sospetti” – Einaudi
“La sfuriata di Bet” - Einaudi
“Il panico quotidiano” – Einaudi


mercoledì 8 marzo 2017

Carlo A. Martigli - "999 L'ultimo custode e altre storie"

 

 
 
Bazzicare FB aiuta a trovare persone particolari, animalisti, illustratori, giornalisti, scrittori e tutti hanno qualcosa che può aiutare ad aprire la propria mente. Certo c’è anche gente che non sa che fare per passare il tempo e manda catene interminabili di Sant’Antonio, avevo appena finito di leggere l’ennesimo libro di Lars Gustafsson (autore che mi è particolarmente caro per lo stile), non senza una certo disappunto, in quanto l’Autore ormai ha terminato il suo percorso terreno, che mi accingo alla ricerca di qualcosa che mi stimoli e mi stuzzichi la mente. Voglio qualcosa di diverso dal solito e cosi tra una ricerca e l’altra conosco Carlo A. Martigli, gli chiedo l’amicizia, subito condivisa, ringrazio con un messaggio, mi risponde dandomi del lei, resto un poco sulle mie su FB non mi do il lei con nessuno. Comunque mi dice: «Lei è uno dei miei lettori?» rispondo educatamente che fino a quel momento non avevo ancora letto nulla di suo e mi accingo a richiedere qualcuno dei suoi libri - continuando a dargli del tu – e così, quando non scrivo e mi dedico alla lettura, per ogni autore che scelgo devo leggere due o tre libri per farmi un’idea e quando sono arrivati i libri di Carlo Martigli glielo comunico e mi risponde «Sei coraggioso e sono onorato di questa scelta in bianco» Parliamo di circa cinquecento pagine a libro in totale circa millecinquecento. Sono rimasto contento e soddisfatto della scelta tanto che i colpi di scena, gli intrighi e le varie caccie alle streghe sono descritti in modo inappuntabile e magistrale, lasciano con il fiato sospeso; alcuni passaggi li ho trovati talmente belli che a volte sono tornato indietro di qualche pagina per il solo gusto di rileggerla. Dalla Roma di Innocenzo VIII alla Firenze di Lorenzo il Magnifico, dagli anni trenta ai nostri giorni, la storia si snocciola e si intreccia passando da un’epoca ad un’altra fino a ritornare al presente. Uno stile accattivante di scrittura impeccabile, elegante. Momenti al cardiopalma per salvare e nascondere un libro. Non dico di più. Già è stato detto che è “il codice da vinci” all’italiana, che Carlo Martigli ha una marcia in più rispetto a Dan Brown. A me è piaciuto molto e non vedo solo una marcia in più, con tutto il rispetto per Dan Brown, questa è una vera e propria Ferrari. Inoltre mi è piaciuta moltissimo la tesi secondo la quale Cristoforo Colombo sarebbe stato figlio di Innocenzo VIII con tutto quel che ne segue.
La parte più bella e toccante l’ho trovata nelle ultime righe, quelle dei ringraziamenti de “L’Eretico” il seguito di 999 che dovete assolutamente leggere: “Questo romanzo è un dono di libertà che prima ho fatto a me stesso e che ora porgo al lettore. Leggere rende liberi, e solo da liberi si possono fare scelte consapevoli. Airesis in greco significa appunto scelta, e quindi essere «Eretico» vuol dire semplicemente essere «colui che sceglie»: nel mondo che vorrei, tutti dovrebbero essere eretici, ciascuno nelle proprie diversità.
Dello stesso autore: “l’Eretico” (Longanesi); “La congiura dei potenti” (Longanesi); “La scelta di Sigmund”(Mondadori) e ultimo ma non ultimo “La follia di Adolfo” ho detto non ultimo perché Carlo A. Martigli, la A sta per Adolfo appunto ma è un suo prozio - se non ricordo male – Carlo Martigli dicevo ha dato il suo illuminante contributo anche per la sceneggiatura di un fumetto gotico di cui ho già parlato sul blog “The Professor” insieme ad Andrea Corbetta e Andrea Cuneo oltre ad un nutrito cast di collaboratori. A presto