Scrivere un giallo non è
facile, scrivere un giallo che si snoda su un doppio binario temporale (anno 50
a.C. e 1995) è una vera e propria impresa. Per la tranquillità di chi legge vi
dico subito chi è l’assassino così stiamo tutti più tranquilli. L’assassino
ovviamente come in ogni giallo che si rispetti è il maggiordomo. Tranquilli qui
non c’è nessuna maggiordomo. C’è invece l’umorismo di Pasquale De Luca e la
magistrale stesura di un testo che altrimenti sarebbe stato molto difficile da
gestire. Bello bello! Leggo gialli da quando ero ragazzo, autori come Maigret
sono stati il mio pasto giornaliero, negli anni trascorsi a Firenze, grazie ad
alcuni amici francesi sono stato tra pochi fortunati a poter leggere Léo Malet
in lingua originale adesso a distanza di tanti anni ho letto altri suoi libri
tradotti in italiano. Ma come dice Carlo A. Martigli in un suo post : “Leggete
autori italiani”. Come dargli torto, se non gli avessi dato retta non avrei
conosciuto l’avvocato Lucio Cotta Personaggio principale del libro di Pasquale
De Luca. E’ un giallo che mi ha affascinato già dalle prime pagine, e via via
che la storia va avanti tra misteri e colpi di scena mi ha tenuto letteralmente
incollato alle pagine. De Luca dimostra qui il suo amore e la sua profonda
conoscenza del mondo classico. Devo ricordarmi di rileggere il “de rerum natura”
di Lucrezio. Un giallo intricato e avvincente dove nulla è ciò che sembra
nemmeno il colpevole Zenone Ninolakis condannato all’ergastolo. Capirete anche
la sottile differenza tra perfetto colpevole e colpevole perfetto. Pasquale De
Luca è un fine narratore e dimostra di saperla lunga su un giallo cosi
intricato e trattato da un advocatus ancora più in gamba. Forse perché lui è
davvero un avvocato, un penalista e in quanto ad indagare sul caso ha
dimostrato la sua bravura.
“La colpa del Greco” -
Pasquale De Luca - Milena edizioni.
Dello stesso autore: “Probatio
diabolica” – Milena edizioni